Intervista a Francesca Ziliotto con il suo romanzo “Una carezza all’improvviso”

Francesca Ziliotto ci racconta il suo secondo romanzo, "Una carezza all'improvviso", che segue l'esordio "Guarda sempre avanti" (entrambi pubblicati da Historica Edizioni) e dove torna protagonista Anna, una giovane donna capace di regalare grandi emozioni con una storia di dolore, gioia e rinascita, che all'improvviso si tinge anche di giallo!

Scritto da Carlotta Pistone
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In “Una carezza all’improvviso”, il secondo romanzo di Francesca Ziliotto pubblicato da Historica Edizioni, incontriamo una giovane donna che sta attraversando l’ultima fase di un periodo che per lei è stato terribilmente difficile da affrontare, ma ce la sta facendo, e in questo percorso non è mai sola. Riacquistando la gioia di vivere che ha sempre avuto in lei e iniziando a credere di più in se stessa, Anna si rivela una persona nelle cui fragilità è facile riconoscersi, al contempo dimostrando una forza interiore, un ottimismo e uno slancio altruistico che tutti vorremmo possedere. È la sua genuina umanità, la sincerità delle sue parole e azioni – che non sono comunque esenti da piccoli o grandi sbagli – a conquistare.

La coinvolgente storia personale di Anna, tra amicizia, amore e lavoro, è poi arricchita da una traccia di mistero che prosegue dal romanzo precedente, l’esordio dell’autrice “Guarda sempre avanti”, e da una ben studiata nota di giallo che movimenta la narrazione. Il finale, poi, lascia letteralmente a bocca aperta…

Lasciamo quindi la parola a Francesca Ziliotto con il suo “Una carezza all’improvviso”:

  • Francesca, la prima domanda che vorrei farti non può che riguardare Anna, la tua protagonista. Anna è una ragazza per natura solare e ottimista, piena di gioia ed entusiasmo per la vita. Un improvviso e terribile trauma, però, la fa precipitare in una spirale di buio da cui riemerge profondamente cambiata. Com’è nata Anna e cosa ti ha spinta a voler mettere nero su bianco la sua storia?

Anna nasce da una vicenda autobiografica, in molti tratti c’è un po’ di me, ma in altri lei ha la sua identità e la sua storia. La capacità di rialzarsi dopo un brutto trauma e di tornare a vedere la vita a colori come un mazzo di tulipani, ha dato a entrambe la spinta per sorridere di nuovo e voltare pagina, non solo quella di un libro. Scrivere è stato un percorso terapeutico, per dare un senso a un evento drammatico, per trovare la sua giusta collocazione e, forse, per imparare a saper convivere con quello che ci succede e non solo per dimenticare.

  • “Una carezza all’improvviso”, il tuo secondo romanzo, è fortemente legato al tuo esordio, “Guarda sempre avanti”. Senza svelare troppo, ovviamente auspicando che i lettori vogliano leggerli entrambi, ci racconti qualcosa di quest’ultimo?

“Una carezza all’improvviso” parte dal dove eravamo rimasti di “Guarda sempre avanti”, che ha un finale tutto aperto, ed è stato fortemente voluto da chi mi ha letto chiedendo che scrivessi la continuazione. Pur avendo un legame di continuità con il primo, ha una sua autonomia, anche perché ho voluto imprimere nella storia un taglio giallo per differenziarlo e per tenere incollato il lettore fino alla fine.

  • E ora veniamo a “Una carezza all’improvviso”, dove ritroviamo una Anna pronta a ributtarsi a capofitto nella vita quotidiana, tra amicizie, lavoro e… un nuovo amore! In questo contesto di ‘rinascita’ – non facile e non scontato – popolato da diversi personaggi che le sono molto vicini, stupisce la sua immensa generosità nel dare agli altri, nel supportare a livello pratico ed emotivo coloro a cui vuole bene. Viene però da domandarsi: ma Anna non dovrebbe essere anche un po’ più indulgente e attenta verso se stessa?

La caratteristica di Anna è proprio questa: mettere davanti gli altri e cercare di risolvere “con i suoi modi gentili” i loro problemi. È una donna molto empatica e solare e allo stesso tempo molto determinata. Decide di partecipare a una azione di polizia per uno scoop giornalistico mettendo a repentaglio la sua stessa vita e senza considerare le conseguenze che ne potrebbero derivare. La sua voglia di fare la cosa giusta al momento giusto non viene sempre capita e proprio per questo, metterà a dura prova il suo rapporto con l’uomo che ama.

  • Carlotta, Irene, Katia… che valore ha l’amicizia per Anna?
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L’autrice Francesca Ziliotto

La forza dell’amicizia che scaturisce da queste ragazze è un filo conduttore molto forte e importante nelle mie storie. La voglia di esserci tutte l’una per l’altra, le tiene unite a 360 gradi.  Si passa dalla voglia di ritrovarsi per un aperitivo, all’aiutarsi con una bambina piccola da gestire, che è di Carlotta, ma al contempo è figlia anche delle altre amiche, a superare i momenti di sconforto portando un sorriso e un pasticcino. Ovviamente ho riportato in queste ragazze alcune caratteristiche delle mie amiche più strette, ma la cosa bella dello scrivere è stato proprio quella di mescolarle tra loro. Se una pensava di riconoscersi in Carlotta, per esempio, aveva dei punti in comune con la vera Irene… devo dire che mi sono molto divertita a reinterpretarle!

  • Tommaso, il suo nuovo fidanzato, è molto innamorato di Anna, ma è una persona piuttosto problematica. Come vive lei questa relazione? Tra l’altro contando che la ‘presenza’ di Leonardo continua ad aleggiare nella sua esistenza…

Tommaso è il personaggio che ha subìto una maggiore evoluzione nei due romanzi. Nel primo libro è sicuramente un ragazzo fragile e un po’ imbranato, oltre che sfortunato a causa dei piccoli incidenti che gli succedono… In una Carezza invece, lo ritroviamo uomo, con vere difficoltà da affrontare, con paure e decisioni importanti da prendere, come mettere in discussione il suo nuovo rapporto d’amore con la persona che l’ha fatto crescere, ma che l’ha anche terribilmente deluso. Anna prova a ricostruirsi una vita con Tommaso dopo la misteriosa scomparsa di Leonardo, anche se, nonostante la nuova storia d’amore, il ricordo del suo precedente legame riaffiora in molti momenti, all’inizio con tanta tristezza e disperazione, poi con malinconia ma consapevolezza.

  • In “Una carezza all’improvviso”, come tu hai già accennato, abbiamo anche un filone giallo che ha un peso determinante nella storia e, seppur per vie traverse e rischiose, riguarda la promettente carriera di Anna nel mondo del giornalismo. Perché hai deciso di inserirlo e come ti sei trovata con questo genere letterario?

Volevo dare un taglio diverso a “Una carezza all’improvviso” perché temevo di rientrare nello stereotipo del libro uguale al precedente, soprattutto perché è passato pochissimo tempo tra la pubblicazione dei due romanzi (il primo a maggio 2022, il secondo a fine aprile 2023). Mi sono inoltre resa conto che tra le persone che conosco il genere giallo piace tantissimo, anche se è molto più difficile da inventare e costruire. Bisogna prestare grande attenzione ai dettagli, svelare e allo stesso tempo non far capire. La difficoltà maggiore è quella di tenere incollato il lettore, che non deve confondersi ma aver voglia di leggere pagina dopo pagina e arrivare in fondo per dire “Chi è stato?”, e poi “Ah, non lo avevo capito!”

  • Che cosa rappresenta la scrittura per Anna? E per te?

Anna ha fatto diventare la sua passione per la scrittura il suo lavoro. Entrata come stagista in una testata giornalistica di Verona e abbandonati gli studi di architettura, riesce a realizzare il suo sogno e fare quello che ha sempre desiderato: la giornalista. È partita facendo la gavetta per poi guadagnarsi un posto in redazione grazie alle sue qualità, non solo professionali ma anche umane.

La scrittura per me è un dono, che mi è stato trasmesso da mia nonna paterna, ora scomparsa, e alla quale è dedicato “Guarda sempre avanti”. Mi piace raccontare che l’opportunità di scrivere mi è capitata proprio a causa della pandemia perché, lavorando nel settore del turismo, sono stata messa in cassa integrazione. Ho così avuto del tempo per me e per ‘provare’ a raccontare una storia partendo proprio da me stessa e da una storia che avevo vissuto davvero.

  • Tra i personaggi ‘secondari’ di entrambi i romanzi c’è anche l’autrice preferita di Anna. Chi sono invece i tuoi scrittori di riferimento o quelli che più ami?

Amo gli scrittori di narrativa contemporanea italiana. In particolare mi affascina il modo di raccontare emozioni di Matteo Bussola, adoro Alessia Gazzola e provo una grande ammirazione per Lorenza Gentile. Sono molto affascinata da Paola Barbato e dalla sua fantasia nello scrivere thriller. C’è solo da imparare leggendo le loro produzioni. Spesso infatti vado ad ascoltare le presentazioni dal vivo nelle librerie. Penso che leggere sia fondamentale per crescere, per imparare a esprimersi, per sentire le emozioni che gli scrittori trasmettono nei loro testi.

  • “Una carezza all’improvviso” è un titolo molto bello ed evocativo. Che cosa può rappresentare, quindi, una ‘carezza’ oltre alla sensazione trasmessa dal gesto fisico?

Questa domanda mi apre il cuore! Abbiamo tanto bisogno di gesti positivi in un mondo in cui, anche se dovremmo essere diversi e migliori, soprattutto dopo il Covid, siamo tornati a essere ancora più problematici e ostili verso gli altri. Una carezza è un modo di porsi in modo gentile, è esserci con dolcezza, è aprire il proprio cuore donando un soffio di positività. Per me la carezza è un sorriso ai miei bambini, una coccola che non richiede nulla in cambio, bisogna solo regalarla e non costa nulla!

  • Vista la tua passione per la scrittura è facile immaginare che tu ti sia già rimessa all’opera. Hai qualche nuovo progetto letterario in cantiere da svelarci?

Proprio in questi giorni ho iniziato a improntare un nuovo progetto, che esula dalla storia di Anna e che riterrei conclusa. Non credo nelle storie che hanno il seguito del seguito, devono avere il coraggio di avere una fine anche quando l’immaginazione potrebbe dare il via a nuove interpretazioni.

Questa nuova storia ha a che fare con tre donne, tre generazioni a confronto… Non posso e non voglio spoilerarti nulla ma ti prometto che se arriverò in fondo sarai tra le prime a saperlo!

“Una carezza all’improvviso” di Francesca Ziliotto
27 Aprile 2023, Historica Edizioni
Pagine 143
Prezzo di copertina 15,00 euro

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