Giovanni Gaetani ci racconta “Il regno profondo”

Abbiamo intervista Giovanni Gaetani, autore al suo esordio con il primo volume della saga pubblicata dalla Blueberry Fantasy Edizioni

Scritto da Dayla Villani
regno profondo

Giovanni Gaetani, classe 1985, è lo scrittore di origini marchigiane autore del libro “Il regno profondo – Sigillum Tenebris”, il primo di un’intrigante saga ancora in fase di sviluppo, edito dalla Blueberry Fantasy Edizioni.

Un urban fantasy, così potremmo definirlo “Il regno profondo”. Un mistery dai toni dark ben costruito che ci traspone letteralmente in un una realtà parallela e il cui ritmo, all’inizio più lento, si fa man mano sempre più dinamico e coinvolgente, lasciandoci col fiato sospeso fino alla fine.

Un popolo di creature umanoidi, il regno di Agartha, abita le profondità della terra, avvalendosi di Cacciatori, esseri spaventosi che vivono in tane strutturate come accampamenti militari. Essi sono addestrati a cacciare di notte nei quartieri più disagiati della Città, per cibarsi… di carne umana. Ciò garantisce il sostentamento del Regno e l’equilibrio fra i due mondi: sottosuolo e superficie.

In “superficie”, a Roma, Michael e Laura, due giovani, indagano su alcune strane sparizioni. Fanno parte dell’Ordine di San Michele, un gruppo volto a dare protezione a ragazzi vittime di un passato violento e tragico. E mentre l’energia del Marchio serpeggia indisturbata fra le tenebre, l’Ordine si trova coinvolto in una missione pericolosa, che potrebbe stravolgere le sorti dell’umanità.

Ecco la nostra intervista all’autore, Giovanni Gaetani:

  • Chi è Giovanni Gaetani? Come hai iniziato a scrivere?

Giovanni è stato un bambino molto timido, a cui è sempre piaciuto rifugiarsi nei libri. Leggevo sempre, di tutto, andavo spesso in biblioteca e ci passavo pomeriggi interi, in mezzo a quella montagna di storie, di sapere. La scrittura mi è sempre risultata più facile delle altre cose, le parole fluivano e prendevano forma nei temi. Alle scuole medie poi ho avuto un’insegnante che mi ha dato delle basi tecniche importanti. Le sarò sempre grato per questo.
Scrivere un libro è un sogno che ho coltivato sin da quei tempi, quando iniziai a sperimentare e a sviluppare il mio stile. Dopo molti anni e molte esperienze, ho ripreso a scrivere e, ora,  non voglio più fermarmi.

  • La trama del tuo romanzo è ambientata a Roma ed è ispirata alla teoria della Terra Cava, un filone fantascientifico in voga a cavallo tra il XIX e XX secolo, che teorizza di civiltà nascoste negli strati profondi del sottosuolo. Realtà VR immaginazione. Come nasce l’idea del libro? E perché proprio il genere fantasy?

Questa storia è sgorgata “dal profondo”, un po’ come una fotografia che dal nero diventa immagine, nella camera oscura. È sempre stata lì, ma aveva bisogno di svilupparla. Nella saga ho rielaborato, in chiave fantasy, un po’ tutte le mie esperienze. C’è molto di mio dentro, dall’esperienza militare, alle tante avventure vissute, i traumi, le passioni, la filosofia di vita. Ho voluto rielaborare il tutto in una storia fantasy fondamentalmente per due motivi: il primo è che sono appassionato del genere, accanito lettore di fumetti e fantasy, il secondo è perché la letteratura fantastica ti permette di creare un mondo tutto tuo, di far andare le cose nella maniera che decidi tu senza dover rendere conto a regole imposte, si può utilizzare il massimo della creatività, cosa di cui avevo bisogno.

  • Parliamo dei due personaggi del regno di Agartha, quasi simbiotici. Castor è un cacciatore che inizia ad avvertire malesseri sempre crescenti e che metteranno in discussione la sua stessa identità. Salito nei ranghi, dando il massimo di se stesso, non ha mai brillato di luce propria, appoggiandosi spesso al suo amico e compagno Pollux. A quale dei due sei più affezionato? Ti rispecchi in qualche modo in uno dei due personaggi o sono solo frutto della tua immaginazione? 

In ogni personaggio c’è qualcosa di mio, soprattutto nei protagonisti. Tra i due mi identifico molto di più in Castor, perché è quello a cui ho donato di più i miei sentimenti, soprattutto di fasi della mia vita ormai passate, che appartengono ai ricordi di gioventù. Se però devo dirti quale personaggio sento più vicino a me, quello non è né Castor né Pollux, bensì Aries, il loro capo. Quest’ultimo farà un percorso più lento di cui, in questo primo libro, se ne percepiscono i primi passi. In generale, i personaggi sono un mosaico che, se unito, rappresenta un po’ me stesso, cosa di cui mi sono accorto veramente solo rileggendo il romanzo per intero.

  • Paura VR verità. Laura e Michael, operano nell’ombra. Membri della comunità di San Michele e reduci di traumatiche esperienze indagano per scoprire la verità su tutte quelle persone nella città. Quando cadono i veli e la realtà compare davanti ai loro occhi, rimpiangeranno di aver scoperto cosa si nasconde dietro tutto questo. Rivedi dei punti di connessione con la società attuale?
gaetani

Giovanni Gaetani

Assolutamente sì, soprattutto ho voluto dare un po’ di voce al senso di abbandono verso gli ultimi, che qui vengono spinti tra le “fauci della bestia” non dai mostri stessi, bensì dai loro simili. A ben pensarci, tali dinamiche non rappresentano per nulla una novità, visto che molto spesso prevalgono dinamiche individualiste e di tutela di un interesse di parte, che spingono tante persone nelle grinfie di mostri purtroppo reali, quali miseria, povertà e degrado. Ho voluto enfatizzare il ruolo dei fiancheggiatori, che accettano una realtà mostruosa, invece di lottare insieme alle vittime. L’Ordine di San Michele, invece, rappresenta la parte migliore del nostro mondo, che tiene in vita una speranza di rivalsa.

  • Il genere fantasy e il realismo fantastico offrono la possibilità di comunicare stati psicologici profondi o di osservare il nostro mondo “come in uno specchio”. Da un lato la parte fragile della realtà, dall’altro il suo lato oscuro. C’è un messaggio più profondo che vuoi trasmettere ai lettori?

Verissimo, il bello del fantasy è appunto veicolare concetti reali attraverso una creazione fantastica, che può emanciparsi dalle “briglie” composte dalle regole sociali. Più che un messaggio profondo, ho voluto rappresentare una mia visione del bene e del male, declinato su tanti personaggi che, con le loro scelte, prendono posizione, un po’ come succede nella vita reale. Vorrei che il lettore arrivasse a immergersi nella storia e a prendere anche lui una posizione, che spero sia dalla parte dei buoni. Quello che invece desidero stigmatizzare è la cosa più comune, ovvero le posizioni ambigue, quella zona grigia del “vorrei ma non posso” che avvelena davvero questa società.

  • Il finale ci lascia con il fiato sospeso e sappiamo che ci sarà un seguito. Quali progetti avete per la saga, e che impronta intendi dare?

La saga seguirà la dinamica dell’”equilibrio perturbato”, ovvero la trama evolverà in un susseguirsi di eventi che avranno impatti sempre più a largo spettro, e che coinvolgeranno molti altri personaggi, i quali innescheranno altre situazioni, e così via. Il tema di fondo sarà sempre la lotta tra bene e male, tra luce e tenebre, sia nei singoli personaggi che più in generale. Sarà una maratona, e se avrete la bontà di seguirla, ne vedrete delle belle!

“Il regno Profondo – Sigillum Tenebris” (Vol. 1)
di Giovanni Gaetani
Illustrazioni di Marta De Vincenzi

15  Febbraio 2023, Blueberry Fantasy Edizioni
Pagine 426
Prezzo di copertina 14,00 euro

 

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