Intervista a Ilenia Bisicchia con “Girasoli all’ombra”

Dall'autrice del blog Facebook Civico4, un testo pensato per ispirare e incoraggiare chi si trova ad affrontare situazioni difficili nella propria vita

Scritto da Dayla Villani
civico4

Originaria di Gallarate, Ilenia Bisicchia pubblica il suo primo libro il 20 ottobre 2023: “Girasoli all’Ombra”, testo  autobiografico e motivazionale.

Cambiare vita. Chi non l’ha desiderato almeno una volta? Essere migliori, eliminare i lati negativi nel nostro carattere, raggiungere degli obiettivi, avere successo e vivere felici e contenti. Chi ci impedisce di farlo? Poi subentrano i dubbi e gli ostacoli. Non posso farcela, non sarò mai capace, chissà cosa penseranno gli altri. I buoni propositi si sfilacciano, piano piano si ricade nei vecchi meccanismi e quell’immagine di perfezione che credi di dovere raggiungere, e che per un attimo ti era sembrata a portata di mano, si allontana ancora. Torni al punto di partenza. Anzi, hai fatto un passo indietro, perché ora ti ritrovi con un fallimento in più, e hai ancora meno fiducia in te stesso.

Ilenia è una ragazza che della sua ossessione, ovvero la scrittura, è riuscita a farne il suo unico mestiere, credendoci fino in fondo e rimettendosi in gioco proprio nel momento in cui la sua vita sembrava destinata a rimanere così per sempre. Il suo primo spazio di rinascita è stato il blog Facebook “Civico4 che oggi riunisce oltre 26mila follower attorno a riflessioni profonde e momenti di vita. Con “Girasoli all’ombra” si consolida il suo forte desiderio di non accontentarsi.

  • Chi è Ilenia Bisicchia? Da dove nasce l’esigenza di scrivere questo romanzo?

Ho iniziato a scrivere questo romanzo incoraggiata dalla mia famiglia e dagli stessi follower di Civico 4. Mi spronavano a regalare qualcosa che andasse oltre alle poche righe lasciate sui social.

Quando ho iniziato a scrivere il libro l’ho abbandonato alle prime tre pagine: non smettevo di chiedermi a chi mai sarebbe potuta interessare la mia vita. Quando mi sono resa conto di essere io stessa il mio ostacolo, ho messo dei vestiti in valigia e sono partita. Sono andata al mare per ascoltare me stessa e lasciare che scrivessi quelle pagine con tutta la sincerità possibile. Ricordo di aver preso una stanza con vista mozzafiato per poi rimanere tre giorni chiusa in camera: il mare l’ho guardato per dieci minuti e nella mia stanza è stato subito uno tsunami di parole.

Uno dei motivi che più mi ha portata a voler lanciare un messaggio è stato quello di accorgermi quanta strada io abbia percorso, partendo da una vita con poche speranze sino ad arrivare a quella che desideravo ogni sera prima di addormentarmi. L’ho scritto per essere anche solo per un attimo accanto a chi spera e spiegargli che si può raggiungere qualsiasi cosa, ma bisogna necessariamente mettersi in cammino.

  • Girasoli all’ombra è un testo autoprodotto. Il Self-publishing è un’opportunità?

Non a caso, come esordio ho scelto l’autopubblicazione. Partendo da Civico4, ho voluto cogliere questa opportunità e far conoscere un’Ilenia che non tutti conoscono, svelando la mia storia prima di tutto ai miei lettori.  Ho apprezzato molto la libertà di essere “editrice” di me stessa, seppur dietro questa metodologia ci sia stato un articolato e lungo lavoro. La libertà dell’autopubblicazione non consente certo di poter pubblicare qualsivoglia cosa senza criterio. Bisogna farlo con coscienza e professionalità. Non escludo prossimamente di poter collaborare con una casa editrice.

  • Chi sono i girasoli all’ombra?

I girasoli all’ombra sono tutti coloro che sono rimasti al buio in qualche momento particolare della loro vita, pur non smettendo di credere nella luce, nei giorni di sole, in un futuro diverso. Sono tutti quelli che si mischiano nella folla sentendosi estranei, quelli che sorridono anche quando dentro perdono la lotta tra cuore e anima. Sono quelli che hanno paura, ma poi trovano il coraggio. Quelli che sbagliano, ma poi trovano la soluzione. Quelli che si sono persi e poi ritrovati. Quelli che alla vita si aggrappano anche con i denti, che non la lasciano scorrere invano e che, anche se lo hanno fatto, troveranno il modo di recuperare. Siamo tutti girasoli all’ombra. Fa la differenza chi non smette di ricordarsi che il sole esiste ancora.

  • Nel tuo libro si parla di legami figli-genitori, empatia ma anche delle fragilità e insicurezze. Il passato ci segna e forgia il nostro presente. Quanto si può imparare dalle esperienze passate, anche se negative?

Sono dell’idea che si possa imparare tutto, tanto quanto si possa non imparare niente. La verità è che siamo noi a decidere cosa farne della sofferenza: se usarla come scusa o come punto di forza. Le esperienze passate, nel bene o nel male, lasciano in noi ferite che spesso sono difficili da rimarginare ma che ci insegnano in che direzione andare e verso quale non dirigerci mai più. Insomma, la sofferenza non è una scelta, ma se guarirne o no, prima o poi, dipende solo da noi.

  • “Il coraggio di andare via da dove non riusciamo più a sentirci bene”. Perché a volte è così difficile avere il coraggio di lasciar scorrere e ascoltare se stessi?

A volte crediamo che sia più pericoloso l’ignoto della certezza, anche quando quella stessa certezza non ci rende felici. Consideriamo porto sicuro ciò che conosciamo bene anche quando non è come lo vorremmo, piuttosto che imbatterci in qualcosa che non sappiamo cosa ci riserverà. In quel momento la nostra mente si convince che accontentarsi sia la scelta meno rischiosa: ho imparato lungo il tragitto della mia vita che non esista cosa più pericolosa della scelta più facile.

  • “A volte le persone ti amano per il ruolo che ricopri, non per chi tu sei realmente”. È giusto accontentarsi per paura di non essere accettati?

Non è giusto, è il torto più grande che possiamo fare a noi stessi per salvaguardare il pensiero altrui nei nostri confronti. Non è facile distaccarsi dal giudizio, da quello che penserebbero gli altri se lasciassimo trasparire la vera versione di noi stessi. Per questo spesso ci confondiamo tra la gente, assecondiamo i loro ragionamenti, ci rispecchiamo nelle loro volontà convincendoci siano anche le nostre, con il magro bottino di non rimanere da soli. Ma io, personalmente, non conosco solitudine più grande di rimanere senza me stessa, senza le mie idee, senza i miei valori, senza le cose che mi rendono chi sono: certo imperfetta, ma pur sempre io. D’altronde, chi ha deciso cosa valga la pena di essere definito perfetto?

  • Il prezzo della libertà è la solitudine?

Il prezzo della libertà è scegliere noi stessi e questo sì, comporta non essere sempre compresi, perdere delle persone, ritrovarsi a fare i conti accanto ad un posto vuoto nel letto, dover percorrere lunghi tunnel di maldicenze e giudizi errati. Direi quindi che la strada per la libertà comporta solitudine, ma solo per spostarci da chi ci era affianco solo per come ci desiderava. Una volta arrivati altrove, il nostro nuovo posto sarà affollato, ma di persone simili a noi, che hanno percorso il nostro stesso cammino, che magari sono ammaccate ma sono esattamente dove volevano essere.

  • Qual è la strada della felicità?

La strada della felicità è quella che ti porta dove desideri essere. È il viaggio stesso a farti sentire bene, vivo e non un fantoccio nelle mani degli avvenimenti casuali della vita. È quella che a volte ti porta lontano, quella che a volte ti avvicina a qualcuno o a qualcosa che desideravi, quella che ti mostra nuovi paesaggi e nuove scoperte che non immaginavi esistessero. Ognuno ha la sua strada della felicità, che diventa tale solo quando la meta è quella che davvero desideriamo raggiungere.

“Girasoli all’ombra” di Ilenia Bisicchia
20 Ottobre 2023
Pagine 156
Prezzo di copertina 14,90 euro

Leggi anche

Lascia un commento

* Ho letto e accettato la Privacy Policy