Intervista a Maura Puccini con il suo giallo d’esordio: “Tocca a te”

Ben congeniato, ricco di personaggi di spessore e incentrato su una serie di omicidi dettati dal desiderio di vendetta, il giallo d'esordio di Maura Puccini "Tocca a te" non perde un colpo dalla prima all'ultima pagina. Ed è l'autrice stessa a raccontarcelo

Scritto da Carlotta Pistone
Tocca a te di Maura Puccini

Due giovani donne brutalmente assassinate a pochi giorni di distanza, entrambe strangolate con un cavo elettrico. Due amiche, Costanza a Alba, che prima di morire hanno ricevuta la stessa inquietante minaccia: “La vendetta è la tua ombra. Conta fino a venti e muori!”.
Di chi sarà la mano – e la mente – dietro a questi efferati omicidi studiati nel minimo dettaglio? E qual è il movente? Ma soprattutto, altre vittime sono destinate a finire nel mirino del serial killer?
In una bellissima Trieste sconvolta da questa scia di crimini, a investigare è stata chiamata la squadra del commissario Brando Moras, che riuscirà però a smuoversi dal pantano del caso più complesso a cui abbia mai lavorato grazie al provvidenziale arrivo della profiler dell’FBI Leonore Zuliani.
Tra i due nascerà infatti un’intesa decisiva per l’indagine e, forse, anche per la loro vita privata.

Molto articolato, ricco di elementi capaci di sviare, di inculcare il dubbio, senza mai compromettere la coerenza della trama, e di personaggi tanto di spessore quanto genuini, per i quali si prova un’immediata empatia, il giallo d’esordio di Maura Puccini “Tocca a te” non perde un colpo dalla prima all’ultima pagina.

L’autrice ce lo ha proposto sulla nostra pagina IG, nello spazio “Esordienti, a voi la parola!”, e ora sarà proprio lei a raccontarcelo! Ovviamente, senza svelare troppo…

L’intervista a Maura Puccini:

  • Maura, il tuo è un romanzo davvero ben congeniato, dove ogni tassello, alle fine, torna al proprio posto. Tutti aspetti fondamentali quando si ha a che fare con un giallo. Ci racconti da dove sei partita per dar vita alla trama di “Tocca a te”?

Grazie per l’apprezzamento, innanzitutto. La trama è frutto di mesi di lavoro di fantasia e di progettazione. L’idea mi è venuta durante un viaggio in costa Azzurra. Me la sono appuntata sul taccuino rosso delle “emergenze” più o meno così: la vendetta è la tua ombra, conta fino a venti e muori. Senza saperlo, era nato l’incipit.

  • Quanto è complesso scrivere un giallo, soprattutto quando è il primo?

Era una sfida con me stessa. Sono una lettrice di gialli classici e di thriller di scuola scandinava. Avevo alle spalle un romanzo di formazione intimistico, scritto come un flusso di coscienza. Passare a un genere totalmente diverso rappresentava il salto nel buio, sì, ma anche la leggerezza di tornare a scrivere con piacere e gusto. A giudicare dalle recensioni e dai numerosi feed back, una sfida vinta.

  • Tra i personaggi principali di “Tocca a te” troviamo tante donne con ruoli e temperamenti diversi, nel bene o nel male tutte narrativamente fondamentali: dalla protagonista che collabora alle indagini, la profiler dell’FBI Leonore Zuliani, alle stesse vittime dello spietato e meticoloso serial killer che sta seminando il terrore a Trieste. Il tuo romanzo si potrebbe definire un giallo “al femminile”?

Spero di sì, ho fatto in modo che la componente femminile, nel bene e nel male, fosse rappresentata a 360 gradi. Da Leonore Zuliani, in prima linea per difendere il diritto e la giustizia contro il desiderio di vendetta, a Giusi De Falco, l’agente speciale che ho amato molto, tanto da volerla, prossimamente, protagonista di una serie tutta sua. Per finire, le vittime: personaggi con luci e ombre di molte di noi.

  • Al centro della scena, però, abbiamo anche una figura maschile degna di nota, il commissario Brando Moras, un uomo di cui è davvero facile innamorarsi, e non solo perché di bell’aspetto. Ci parli di lui?
maura pccini tocca a te

L’autrice Maura Puccini

È l’antieroe per eccellenza, dalla vita complessa e, per sua stessa ammissione, dal carattere “carsico”. Si trova a dover affrontare il caso più difficile della storia giudiziaria di Trieste nel bel mezzo di una crisi familiare. Padre single, si barcamena tra l’indagine e i bisogni della figlia. Fa una scelta che ho trovato assolutamente vincente: si lascia aiutare da Leonore senza alcun complesso o pregiudizio.

  • Hai deciso di far arrivare la tua protagonista Leonore dagli Stati Uniti, come mai? E una volta che è stata accolta dalla polizia italiana, che quasi la osanna per le doti sul campo che ha saputo dimostrare oltreoceano, come si trova in questa nuova realtà lavorativa?

Leonore Zuliani è una profiler italo-americana il cui legame con l’Italia è scolpito nel DNA. Mi piaceva l’idea di creare un confronto tra la metodologia investigativa italiana, più deduttiva e ingessata, e quella snella e rapida dell’FBI. Dopo un primo periodo di assestamento, Leonore si integra molto bene nella squadra investigativa di Moras. Anzi, l’esperienza italiana sarà per lei fondamentale, ma questo i lettori lo scopriranno nel sequel.

  • A fare da sfondo all’intricata trama del tuo giallo c’è poi Trieste. Che legame hai con questa città?

Un legame non vincolato alla mia origine. Ho amato questa città fin dalla lettura di “Una coscienza di Zeno”. Trieste con la sua magnificenza è parte integrante del capolavoro di Svevo. Da lì è scoccata un’attrazione fatale. Inoltre l’ho scelta per offrire al giallo atmosfere nordiche e mitteleuropee.

  • In una ipotetica trasposizione cinematografica di “Tocca a te”, chi vorresti come attori a interpretare i tuoi personaggi principali?

Nei panni di Leonore vedrei bene Rosario Dawson, bellezza latina molto contemporanea. Per Brando, un affascinante Adriano Giannini, bello ma inconsapevole di esserlo.

  • L’unico dispiacere che mi ha dato il tuo giallo è che a un certo punto, inevitabilmente, sia finito. Ci hai però già fatto intuire che possiamo sperare in una nuova indagine con Leonore, Moras e la sua squadra, oltre al fatto che il finale di “Tocca a te” lascia diversi spiragli aperti in questo senso…

Sì, sto scrivendo il sequel. Questa è una fase molto creativa e cerco di godermela fino in fondo. Ma, al contempo, non vedo l’ora di donarlo ai lettori che hanno amato “Tocca a te” e vogliono ritrovare Leonore e Brando. Spero lo apprezzino.
Presto regalerò ai lettori che lo desiderano un estratto in anteprima.

  • “Tocca a te” è uscito nell’autunno del 2022, nel frattempo però hai pubblico, o meglio, ri-pubblicato (se non sbaglio) un altro libro, il tuo esordio, che affronta una tematica molto importante e forte. Ci racconti qualcosa di “Come una piuma”?

È il mio primo romanzo, selezionato e pubblicato nel 2018 da una casa editrice. Al termine del contratto, l’ho pubblicato in self-publishing. Credo che la storia di Cecilia meriti di essere letta nonostante la tematica trattata, l’anoressia, subisca un forte stigma ovunque, anche dagli stessi social media. In realtà di disturbi alimentari non si dovrebbe mai smettere di parlare per aiutare chi ne soffre a trovare una via d’uscita o, perlomeno, a non sentirsi solo.
Organizzerò presto delle Live su IG per leggere dei passi e dare modo a chi vorrà di entrare in questa storia senza paura.

  • Per i tuoi romanzi hai scelto l’autopubblicazione, una strada che sempre più autori stanno decidendo di percorrere. In fase di realizzazione del proprio libro e poi di promozione, secondo te quali sono i vantaggi (e gli svantaggi) del self-publishing?

Tanti vantaggi e pochi svantaggi. Il self-publishing deve essere una scelta e non un ripiego, bisogna affrontarlo con serietà e determinazione. Le opere proposte, non mi stancherò mai di dirlo, dovrebbero essere ineccepibili da ogni punto di vista: massima cura del testo, della grafica e della cover. Senza un lavoro professionale dietro, diventa un’arma a doppio taglio che può distruggere la reputazione dell’autore.

  • Chi sono i tuoi scrittori di riferimento?

Tanti: i maestri russi e inglesi. Poi Svevo, Pirandello, Flaiano, Calvino. Ma anche i contemporanei come Ginzburg, Faletti, Manzini, Tuti, De Giovanni, Tabucchi. Inoltre amo scoprire nuove voci, penne sconosciute e molto interessanti che recensisco nella mia pagina Instagram (@maurapuccini09).

  • Infine, riallacciandomi a una domanda precedente, hai qualche nuovo progetto letterario in cantiere?

Spero di finire e pubblicare entro l’anno il sequel di “Tocca a te” . Poi mi dedicherò a una nuova idea per adesso allo stato embrionale. Al di là della pubblicazione, per me scrivere va oltre la passione, è una necessità.

“Tocca a te” di Maura Puccini
8 Ottobre 2022
Pagine 237
Prezzo di copertina 15,00 euro

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