Tre sorelle | Therese Anne Fowler

L’autrice americana Therese Anne Fowler, nel suo nuovo romanzo pubblicato in Italia da Neri Pozza, sviscera con maestria e grande realismo le difficoltà e insicurezze di tre sorelle tanto diverse quanto accomunate da una profonda insoddisfazione personale, costrette dallo sconcertante testamento materno a fare i conti con la loro vacillante lealtà sororale

Scritto da Carlotta Pistone
sorelle

Per quanto non si sia mai pronti alla perdita di una persona amata, le tre sorelle Geller, già orfane di padre, sapevano che le condizioni della madre malata di cancro non stavano migliorando e che presto avrebbero dovuto dirle addio. Quando però Marti scopre che le restano appena un paio di settimane di vita e decide di volersene andare da sola, senza le figlie accanto, Beck, Claire e Sophie faticano non poco ad accettare e a comprendere una simile scelta. E, una volta provveduto alle esequie come da indicazioni e sgomberata l’appartamento a Manhattan dei genitori dove sono nate e cresciute, il loro rammarico si fa sgomento di fronte a quanto scritto nel testamento e confessato dalla madre in un video.

Nel documento, Marti, esprime un preciso volere: che le figlie vendano il rustico di famiglia a Mount Desert Island, nel Maine, per spartirsi poi equamente i soldi. Non prima però di essersi riunite tutte e tre un’ultima volta in quel luogo ameno, tra monti e laghi, dove lei ha conosciuto il marito Leo e che è stata la meta di vacanza delle ragazze fino all’età adulta. Il video, lungi dal mostrare il tenero addio atteso, si rivela invece lo sfogo ormai postumo di una persona che, solo sul letto di morte e protetta da quella solitudine che non contempla dolorose spiegazioni o fastidiosi approfondimenti, ha deciso di liberarsi dall’opprimente segreto che si è portata dietro per gran parte della sua esistenza.

A complicare la questione, le sorelle sono state colte dalla scomparsa di Marti, e dal conseguente sconcertante lascito, in un momento delle loro vite in cui nessuna delle tre vorrebbe essere quella che è.

Loro, che in tutto e per tutto non potrebbero essere più diverse, anche per la differenza di età, e che con il tempo hanno aumentato la distanza fisica ed emotiva l’una dall’altra, in questa fase si ritrovano infatti accomunate da una pressante insoddisfazione che rischia di trasformarsi in cocente sconfitta personale.

Beck, la maggiore e la più tosta – anche da sopportare -, sensibile e rigida al contempo, troppo dura ed esigente con se stessa e gli altri, è una giornalista che più di ogni altra cosa aspira a diventare scrittrice, con un marito editor che ormai considera al pari di un fratello a causa della totale mancanza di attrazione reciproca, tanto da farle considerare la possibilità che lui sia gay.

Claire è una stimata cardiochirurga pediatrica, premurosa e fidata, nonostante abbia una certa propensione al giudizio. Forse perché, non essendo mai riuscita nel privato a sentirsi all’altezza di situazioni e persone, tende con chiunque a mettersi sulla difensiva. Motivo per cui sta divorziando dall’uomo – mediocre – che ha sposato per rimpiazzare il suo unico e impossibile amore.

La piccola, frizzante, avvenente Sophie ha invece intrapreso l’effimera strada della influencer tentando nel frattempo di fare carriera nell’organizzazione di eventi d’arte. Insomma, orbita in un mondo parallelo incentrato su ricchezza e notorietà che le sue carte di credito non possono più permettersi, mantenendo anche di fronte al tracollo – comunque sempre ben celato dall’apparenza – un atteggiamento propositivo a dir poco invidiabile.

Vuoi per una ‘coincidenza significativa’ alla Jung, oppure per mano del destino, o magari per lungimiranza materna, pare dunque che l’obbligo di vendere il rustico, il ritorno dopo tanto tempo nel Maine e il disvelamento del reale passato della giovane Marti proprio a Mount Desert Island, saranno tutti fattori che contribuiranno a segnare una profonda svolta nel futuro delle tre donne.

In particolare in quello di Beck che, fermamente contraria alla vendita e convinta di volerselo costruire lì il suo nuovo futuro, farà l’imprevedibile incontro di un affascinante uomo dal passato ambiguo e contradditorio, anche lui tornato nel Maine per ricominciare, un uomo che potrebbe regalarle qualche rivincita ma anche ostacolare i suoi piani.

“Tre sorelle”, pubblicato in Italia da Neri Pozza e tradotto da Ada Arduini, è il nuovo romanzo della scrittrice americana Therese Anne Fowler, già autrice dell’appassionante “Zelda” e dello spietato “Un bel quartiere”.

Una storia di legami familiari che si fa particolarmente coinvolgente nel momento in cui si addentra nel problemi pratici ed esistenziali delle tre protagoniste. Con una scrittura dolceamara che non scivola mai nel dramma, Fowler è bravissima nello sviscerare rendendo reali, quasi tangibili, le difficoltà e le insicurezze personali che ognuna delle sorelle sta vivendo e cercando di superare a modo proprio, per ristabilire o ricostruire da zero un qualche tipo equilibrio nelle loro esistenze così vacillanti.

Così come vacillante si dimostra il loro rapporto, basato su una lealtà sororale da sempre data per scontata, ma che all’improvviso appare deterioratasi a suon di giudizi non richiesti e verità taciute, e che proprio il riunirsi delle tre al cottage, questa volta ad armi basse e cuore aperto, potrebbe rinsaldare o spezzare definitivamente.

Se Marti Geller vegliava sulle sue ragazze, avrebbe potuto vedere Claire che incontrava Sophie al gate dell’aeroporto di Newark dopo essere arrivata in aereo da Duluth. Due delle sue figlie si riunivano per incontrare la terza, esattamente come aveva ordinato lei. Ciò che stava per accadere alle sorelle Geller, però, non era esattamente quel che Marti aveva immaginato.

“Tre sorelle” di Therese Anne Fowler
Traduzione di Ada Arduini

30 Maggio 2023, Neri Pozza
Pagine 384
Prezzo di copertina 19,00 euro

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