Immaginate se di punto in bianco sparisse un luogo a voi familiare, uno che fa parte delle vostre giornate e delle vostre abitudini, dei panorami che avete sempre sotto agli occhi. Riuscite a percepire il senso di incredulità e smarrimento che potreste provare?

È proprio ciò che accade agli abitanti dell’immaginario paese di Runìco, dove si avverte un grande boato e il lago scompare, lasciando un vasto cratere al suo posto.

Nessuno probabilmente se ne era mai reso conto, eppure quel lago era centrale per ogni abitante del paese. Per irrigare i campi circostanti, abbeverare gli animali, svagare la mente o, addirittura, celare alla vista qualcosa lasciandolo giacere sul fondale.

“Il lago era la grande madre del territorio, l’unica affidabile fonte di vita e di reddito. Tuttavia, era pure un formidabile nascondiglio.”

Sono tante le ipotesi in campo, tante le supposizioni e non mancano neanche le dicerie complottistiche, ma nessuno sa davvero che cosa sia accaduto al lago.

Come reagire a una perdita così inaspettata?

Qualcuno con rassegnazione, altri con spavento, taluni non rinunciando a speculare su quanto avvenuto e qualcun altro ancora con tardive dimostrazioni di affetto.

Perché, ahimè, ci si accorge del valore di qualcosa solo quando siamo a un passo dal perderla, o quando ormai è già troppo tardi. Succede con gli affetti, succede con le abitudini che scandiscono una routine, ma succede anche con quei fatti che appaiono più grandi di noi tanto da lasciarci quasi indifferenti, finché non giunge il momento di fare i conti con il loro impatto e con le conseguenze che ci piovono addosso.

E allora, tra una grande piazzetta di vetro sorta dove un tempo c’era l’acqua e una nuova rete viaria per accorciare gli spostamenti, tra i voli delle menti più creative e fantasiose e gli interventi che permetteranno a qualcuno non solo un grosso guadagno, ma anche di nascondere precedenti malefatte, tra un’incontrollata abbondanza di trote e amicizie che sbocciano, non resta che scoprire cos’altro aspetta agli abitanti di Runìco… Forse addirittura la ricomparsa del lago? Ma con quali conseguenze?

Un romanzo che ci trasporta in un mondo immaginario, sì, ma lo fa ricordandoci quanto siano concreti e reali i cambiamenti climatici e quanto irreparabili i danni che il nostro Pianeta subisce giorno dopo giorno.

Edita da Astarte, “Precipitazioni sparse” è l’opera scritta da Paco Jasa, pseudonimo letterario degli autori Sabrina Corsini e Jacopo Panizza.

“Precipitazioni sparse” di Paco Jasa
30 Novembre 2023, Astarte
Pagine 200
Prezzo di copertina 12,00