Restiamo così quando ve ne andate | Cristò

In questo suo romanzo pubblicato da Terrarossa Edizioni, Cristò racconta il vuoto emozionale e la fatica di una generazione, ma soprattutto il coraggio di chi nonostante tutto non si arrende

Scritto da Dayla Villani
restiamo

Francesco lavora in un supermercato costretto a proseguire le orme del padre, ma vorrebbe vivere di musica. Francesco è un quarantenne scontento della propria esistenza. Sempre attaccato ai social, fuma hashish e ha una strana relazione con Monica.

La storia di un silenzio

Attraverso il quarantenne Francesco, protagonista e voce narrante principale (non l’unica), l’autore ci racconta una storia sull’immobilismo, sulla dipendenza, sul dolore che alimenta ogni ripetizione. Attraverso le stanze della sua abitazione, l’altra voce narrante, allude alla difficoltà tutta contemporanea di fare di un posto un luogo in cui sentirsi a casa. Non c’è via d’uscita in questa deriva esistenziale, dove ogni azione segue e imita l’altra, con lentezza. Una melodia triste dentro un sordo silenzio. Fuori una specie di brusio fatto di rumori di strada e di finestre che sbattono all’improvviso. Nessuno con cui parlare.

E se la vita fosse semplicemente questo? Se neanche la musica bastasse a esorcizzare questo silenzio?

La solitudine crea ansia: l’ansia immobilizza. […] La tristezza genera immagini mentali del passato e le modifica per autoalimentarsi: migliora i ricordi belli, peggiora quelli brutti. L’ansia fa come l’hashish: collega immagini e crea significato, modifica la durata del tempo, ti fa rimbombare le parole nella testa.

Il racconto di una generazione, un manifesto del presente

Cristò ha scritto un libro che racconta perfettamente gli anni in cui viviamo. Francesco è un ragazzo del nostro tempo come ce ne sono tanti, con il coraggio di fare quello che vuole nonostante i dubbi e le paure… a costo di fare un piccolo passo indietro. Al di là della trama nel suo insieme, l’autore ha saputo individuare quegli elementi che a un tratto, spesso e all’improvviso, superano il confine letterario per arrivare dritti all’anima e riuscire a farla vibrare. Solo alla fine rivela a noi lettori  chi sono quelli del “restiamo così” e chi sono quelli del “quando ve ne andate”.  E solo allora pone al lettore quelle domande che raccontano alcune delle paure più terrificanti della generazione attuale e di quelle a venire.

È giusto accontentarsi di un lavoro che non ci piace? O al contrario, inseguire i propri sogni anche se il resto del mondo pensa sia un’assurdità? È forse giusto adattarsi, rimanendo fino alla fine, con il rimpianto del “chissà come sarebbe stato”? O è meglio, alla fine, provare ad avere coraggio.

Un romanzo per chi avrebbe voluto fare altro e ha ancora la possibilità e la voglia di provarci.

“Restiamo così quando ve ne andate” di Cristò
Terrarossa Edizioni
Pagine 242
Prezzo di copertina 15,00 euro

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