Quello di Ethan per Amber è stato il classico colpo di fulmine.
Lei, bellissima: alta, slanciata, i capelli biondi lunghi fino al sedere, l’aria un po’ spersa, eterea e afflitta allo stesso tempo, indosso una improbabile divisa bianca da cavallerizza. E lui, scorgendola in mezzo a migliaia di persone intente a rievocare una Woodstock di una decade dopo in versione neozelandese, se ne innamora all’istante.
Sono giovani, giovanissimi Ethan e Amber. Lui ha appena vent’anni, lei non ancora diciotto. Per questo il ragazzo decide di andarci coi piedi di piombo, di fare le cose a modo, vivendo l’inizio della loro storia con un rispetto quasi adolescenziale.
Di certo non si aspetta che quel primo amore sia destinato a trasformarsi in guerra, e poi in dannazione.
Dalla grande festa hippie di Nambassa al loro secondo incontro trascorrono oltre un mese e decine di telefonate. Amber, infatti, è sempre felice di sentirlo quando Ethan la chiama a casa, ma non sembra poi tanto impaziente di rivederlo. L’invito a partecipare con lei a un’importante festa di beneficienza in una lussuosa villa di Auckland gli fa allora temere di non essere alla sua portata. Da quello che ha capito, la famiglia di Amber è proprietaria di una grande fattoria nei pressi di Cambridge, nella campagna nel Nord della Nuova Zelanda, a un paio di ore da lì, dove allevano cavalli di razza. Dunque, saranno ricchi? A dargli ragione potrebbe essere l’elegante uomo che nella grande sala ricevimenti si avvicina ai due giovani cingendo le spalle nude di Amber. Il padre? O magari addirittura il nonno.
Invece no. Stuart Reeds, facoltoso investitore inglese tra i principali ospiti e benefattori di quella serata dedicata alla salvaguardia dell’ambiente, gentleman di grande fascino e dall’atteggiamento giovanile, ma pur sempre di una quarantina di anni più grande di loro e da poco rimasto vedovo, è il fidanzato di Amber e presto lei diventerà la sua nuova moglie.
Allora perché mi aveva chiesto di venire? Come testimone di ciò che stava facendo a se stessa? O come eroe, affinché la salvassi? O solo come amico?
Stuart, sempre entusiasta e magnanimo nel supportare le cause ambientaliste di Amber, indubbiamente incarna per lei una figura paterna, protettrice, una via di fuga da una famiglia tutt’altro che perfetta, dimostrandosi però anche capace di tenere banco a una tavolata di ventenni grazie alle sue incredibili esperienze di vita e al proprio coinvolgente carisma.
Al suo confronto Ethan appare e non può che sentirsi un insignificante ragazzino. D’altronde è uno squattrinato studente di cinema, che campa scrivendo sceneggiature per spot pubblicitari e convive a suon di sbronze con due coetanei, dormendo sul divano in salotto.
Quindi, che cosa vuole Amber da Ethan?
Perché è evidente che, seppur mantenendo un profilo basso che passa per affetto quasi fraterno, lei non abbia alcuna intenzione di rinunciare a lui. Così come è evidente che, infastidito dal frequentarli sempre da terzo incomodo e ostinatamente impegnato nel farsi valere per conquistare la sua amata, Ethan sia disposto a tutto per lei.
E presto, ad accorgersi di avere un rivale da temere, è anche Stuart.
Più sentivo che l’accesso ad Amber mi era negato più mi ritrovavo ad augurare ogni male a Stuart, come se la colpa di tutto ciò che non andava nella mia vita fosse sua.
Solo quando Stuart si ammala gravemente, peggiorando di mese in mese, di giorno in giorno, i due giovani si abbandonano a una passione sfrenata degna della loro età, di quelle che annebbiano la mente facendo perdere la ragione, una relazione clandestina che li fa sentire terribilmente in colpa ma che gli riesce impossibile troncare, rendendoli via via meno cauti. Perché ciò di cui sembra abbiano bisogno come dell’aria che respirano, è di appartenersi.
Eravamo entrambi giovani, entrambi innamoratissimi, e di conseguenza eravamo troppo folli e vivevamo troppo nel momento.
Vinta dunque la battaglia – immorale, disonesta – che ha sancito la forza del loro amore, Ethan dovrà però fare i conti con la determinazione – ambigua, sfuggente, forse calcolata – di Stuart che, ormai prossimo alla morte, compirà uno sconcertante ultimo atto per non perdere anche la guerra, segnando per sempre il futuro e la felicità dei due giovani innamorati.
Il nuovo romanzo della scrittrice Christine Leunens “Ethan & Amber” (titolo originale: “In Amber’s Wake”) pubblicato in Italia da SEM, ruota tutto attorno, dalla prima all’ultima pagina, all’ossessione del protagonista e voce narrante verso il suo primo amore, Amber. Un amore mai completamente corrisposto, che Ethan non riesce a lasciare andare e da cui al contempo continuerà a essere perseguitato. Un amore che, a scapito di una breve parentesi di effimero appagamento, tesserà attorno ai due giovani un groviglio di paranoie, risentimento, sensi di colpa, segreti e subdoli gesti, che a loro volta innescheranno decisioni imprevedibili dai risvolti inimmaginabili.
Sullo sfondo di una storia tragicamente romantica, mentre Ethan cresce sulla “scia di Amber” cercando di costruire la sua vita di giovane uomo, a incastrarsi poi nella trama del romanzo sono tanti i temi importanti. Come la diversità e le disuguaglianze, la sottile linea di confine tra bene e male, giusto e sbagliato. Ma anche le questioni politiche internazionali, in una Nuova Zelanda alle prese con le rivoluzioni degli anni ’80 e i tumulti legati alle proteste ambientaliste e al movimento antinucleare.
“Ethan & Amber” di Christine Leunens
Traduzione di Francesca Pinchera
9 Maggio 2023, SEM
Pagine 280
Prezzo di copertina 19,00 euro
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