La ragazza dei fiori | Chiara Maggi

Il romanzo d'esordio di Chiara Maggi racconta una storia di innegabile intensità, il percorso di crescita interiore di una giovane donna con tanto amore da dare e altrettanto bisogno di riceverne

Scritto da Carlotta Pistone
fiori

Cosa c’è al mondo di più prezioso e doloroso dell’amore?

Lo sa bene Chiara, protagonista e voce narrante del romanzo d’esordio di Chiara Maggi “La ragazza dei fiori” (Libeccio Edizioni), che ha il cuore colmo di amore da condividere e, al contempo, un gran bisogno di riceverne. Fin da bambina ha dovuto però imparare sulla propria pelle, a forza di delusioni, che in pochi sono capaci di riconoscere un sentimento di tale portata nella sua forma più pura, e ancor meno sono disposti a restituirne anche solo una minima parte in cambio.

Non lo è stato il padre di Chiara, un’ombra oscura nella sua infanzia, che continua a perseguitarla dopo aver inculcato in lei la paura dell’abbandono e un profondo senso di umiliazione. E tantomeno lo è stato il marito Andrea, che ha sposato troppo giovane e troppo in fretta in cerca di affetto e sicurezza, ma da cui si è ritrovata trattata alla stregua di oggetto.

Quando decide di lasciare il marito, Chiara si rifugia in un piccolo borgo dell’entroterra ligure senza nulla, se non la sua sgangherata auto e la consapevolezza che, a poco più di vent’anni, deve ricominciare la sua vita daccapo.

Abbandono. Non mi lasciava mai quella sensazione, mi perseguitava. A volte pensavo che l’abbandono mi fosse entrato nel cuore, così in profondità, che l’avvertivo ovunque.

Non è facile all’inizio. In un paese dove tutti si conoscono, lei è una ‘straniera’ arrivata da chissà dove e senza un chiaro motivo. Ma ci vuole poco perché i suoi grandi e limpidi occhi azzurri, i capelli rossi e le tante lentiggini sbarazzine che le punteggiano il bel viso sincero, ma soprattutto il suo buon cuore e la generosità che non lesina a nessuno, conquistino la simpatia degli altri abitanti.

In particolare quella dell’anziano fioraio Silvano, che non solo la assume come commessa e le insegna un mestiere, ma con il trascorrere del tempo decide di trasmetterle tutti i suoi preziosi segreti sull’universo dei fiori. È quasi un co-protagonista Silvano, è la figura paterna che Chiara non ha mai avuto, e il rapporto che instaura con lei si rivela salvifico per entrambi: decidendo di aprirle il suo cuore e di offrirle le sue conoscenze, accetta di far entrare di nuovo uno spiraglio di gioia nella propria vita.

E mentre Chiara lavora sodo dimostrandosi all’altezza delle aspettative e inizia a dedicarsi alla scrittura, un nuovo mondo prende per lei forma.

La stanchezza era svanita. Ogni sensazione mi entrava nell’anima. Ogni cosa sarebbe tornata al proprio posto. Io stessa forse ero in grado di guarire dal mio grande male. Un male che sentivo da quando ero venuta al mondo, un male che poteva guarire soltanto con l’amore.

Il primo a entrare nella sua vita è il bassotto Pepe, che in seguito avrà la compagnia del gatto Tigro e della trovatella Luna. Ognuno con una storia alle spalle triste e ingiusta, ci sono poi i suoi vicini di casa, che lei vorrebbe aiutare tutti, correndo anche più di un rischio.

C’è la piccola Mirella, nella cui infanzia difficile Chiara rivede la propria. C’è Annamaria, bella, incompresa e triste. C’è Domenico, che tutti in paese chiamano storpio per la sua andatura claudicante. Lo additano come pazzo, Domenico, perché preferisce starsene coi gatti randagi che con gli esseri umani. Lo evitano perché, sempre e ovunque, la diversità fa paura. Chiara, invece, pare essere l’unica a cogliere in lui lo splendore dell’animo e il fascino del corpo mortificato dall’incuria. Per questo si schiererà al suo fianco arrivando a provare per lui un affetto che potrebbe non essere semplice amicizia.

E poi c’è Jolanda, la vecchia signora di cui il figlio ha dimenticato l’esistenza dopo averla affidata a una casa di riposo. Una donna che, tra le pieghe delle rughe quasi centenarie, rivela ancora la bellezza della ragazza di cui Silvano si era innamorato e che il fioraio non ha mai perdonato per essersene andata con il loro figlio in grembo, trasformandolo in un uomo burbero e solitario. Come una sorta di perno attorno a cui ruota la storia, Jolanda è una figura malinconica che incarna i rimpianti del lontano passato, ma anche un nome che nel futuro di Chiara rappresenterà la rinascita e la realizzazione.

Colui che però è destinato a sconvolgere radicalmente la nuova vita di Chiara è Aldo, un uomo elegante, ricco e potente, dal fascino innegabile e sfrontato. Giunto quasi per caso in paese, farà di nuovo battere forte il cuore della ragazza, fino a farla innamorare perdutamente di lui. E con lui Chiara toccherà il cielo con un dito per poi rimpiombare in un baratro di incertezze.

Ero entrata nella sua vita in punta di piedi, poi lui mi aveva obbligata a indossare il tacco dodici. Era un po’ come prendere un treno e sbagliare destinazione. Era andata così per me. 

Sì, perché se la costante ricerca d’amore acuisce la sensibilità, è anche vero che il troppo amare può far crollare le difese che ci si è faticosamente costruiti per colmare il senso di vuoto e può tornare ad aprire la porta ai fantasmi di un passato che è impossibile da dimenticare.

E allora, per raggiungere la felicità e mettere a tacere questi fantasmi, forse è meglio affrontarlo quel passato, e tentare una riappacificazione.

Con “La ragazza dei fiori”, grazie alla sua penna delicata, Chiara Maggi traccia una storia di innegabile intensità, dove ci si addentra nel complesso e coinvolgente percorso di crescita della sua protagonista, disseminato di importanti spunti di riflessione. E sono tantissime le altalenanti emozioni che la lettura di questo romanzo suscita, che poi sono le emozioni provate dalla protagonista, in cui è così facile immedesimarsi. Come è facile affezionarsi a Chiara, volerle bene, per la solarità che sprigiona e l’altruismo che dona, ma anche per le sue debolezze e ingenuità, e per i tanti momenti bui che si trova a fronteggiare.

E poi quello della Maggi è un romanzo ricco di personaggi che hanno tanto da raccontare, molti dei quali restano nel cuore. Come Silvano, Jolanda, la piccola Mirella e la dolce Lucia, Domenico, Pepe e Tigro, accanto, ovviamente, alla ragazza dei fiori.

“La ragazza dei fiori” di Chiara Maggi
10 Aprile 2022, Libeccio Edizioni (CTL Livorno)
Pagine 458
Prezzo di copertina 21,50 euro

 

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