BookTok e Bookstagram: il glossario

Scopriamo insieme il significato di alcuni tra i "nuovi" termini più usati dalle community di BookToker e Bookstagrammer che stanno spopolando sui social

Scritto da Laura Argelati
BookTok e Bookstagram il glossario

“Booktok” e “Bookstagram”: ne avrete sicuramente letto o sentito parlare… ma che cosa si intende con queste due parole?

Fanno riferimento alle community in continua crescita e sempre più influenti che sui social sono focalizzate su libri e letteratura, espressioni il cui senso e uso possono differire leggermente a seconda del social network in questione (in particolare di TikTok e Instagram).

E probabilmente sono tanti i termini “nuovi”, stranieri, che vi passano davanti agli occhi sfogliando i profili di bookblogger e affini, ma scommettiamo che non sempre vi siete soffermati sul loro significato.

Allora scopriamo insieme alcuni tra i più usati da BookToker e Bookstagrammer:

“Book-crush”: con il termine “crush” si intende una “cotta”,  quindi “book-crush” fa riferimento all’infatuazione per uno o più personaggi di un libro.

“Book-haul”: si tratta dei video con cui i creator mostrano gli ultimi libri acquistati, per stuzzicare la curiosità dei lettori.

“Book-trailer”: così come esistono i trailer di un film, per darci un’idea del loro contenuto e dei punti salienti, il book-trailer è un video che mira a pubblicizzare il libro. Solitamente mostra i luoghi in cui la storia è ambientata e la fisionomia dei protagonisti. 

“POV”: ossia “Point Of View”, il punto di vista. Può esserci un solo protagonista narrante, oppure, nel caso in cui i personaggi principali siano una coppia, una narrazione doppia, da ciascun punto di vista.

“Spicy”: termine con cui si intende non una vera e propria narrativa erotica, ma la presenza di scene piccanti (più o meno numerose, più o meno intense). Nel caso della narrativa erotica il sesso fa da vero e proprio filo conduttore.

“TBR”: ossia “To Be Read”, la lista dei libri da leggere.

“Unboxing”: non molto diverso da “book-crush”, qui però ci si riferisce al momento dello “spacchettamento” di un libro, acquistato o ricevuto in regalo/omaggio.

“Wishlist”: rispetto a “TBR”, questa è invece la lista di libri che si desidera leggere.

Di contro c’è la “pila della vergogna”, cioè quei volumi che da troppo tempo stazionano sulla nostra libreria in attesa di esser letti, ma vergognosamente tenuti da parte fino a questo momento. 

“Wrap-up”: ossia un riepilogo, la sintesi dei libri letti in un certo periodo, ad esempio nel corso del mese appena terminato.

I tropes

Un approfondimento più esteso meritano i tropes (i topos, per intenderci). Con questa espressione si fa riferimento alle dinamiche narrative che caratterizzano un genere.

Ogni genere le sue, ma quello in cui sono più ricorrenti è il romance.

Ecco i tropes principali:

• “Enemies to lovers”: prevede che i personaggi principali passino dal provare antipatia reciproca all’innamoramento.
• “Friends to lovers”: cioè il passaggio per i protagonisti dall’essere amici a diventare una coppia.
• “Grumpy x sunshine”: qui abbiamo per i due protagonisti principali due personalità contrapposte. “Grumpy”, cioè scontrosa e irritabile la prima, solare e gioiosa quindi “sunshine” la seconda.
“Love triangle”: altro non è che il triangolo amoroso.
“Brother’s best friend”: è un altro grande classico, ossia la cotta per il migliore amico del fratello (solitamente maggiore).
“Second chance”: ovvero una seconda possibilità concessa all’amore tra i protagonisti.
“Fake Dating”: consiste nella finzione, da parte dei personaggi principali, di stare insieme. Per far ingelosire una terza persona, per soddisfare le aspettative della famiglia, per riabilitare la propria immagine o per altri motivi ancora.
“Slow burn”: cioè l’innamoramento graduale, lento tra i due protagonisti.
“Age gap” o “Social gap”: si riferiscono alla consistente differenza di età o di estrazione sociale tra i personaggi principali che stringono una relazione, come ad esempio nel caso di un insegnante e della sua giovane studentessa o di un milionario e di una cameriera.
“Small town”: fa riferimento alle storie ambientate in piccole cittadine, per lo più di campagna, o comunque lontane dai grandi centri abitati. In questa dinamica solitamente uno dei due protagonisti proviene dalle città e incontra inaspettatamente nella piccola cittadina l’anima gemella.
“Found family”: indica la famiglia che si sceglie e non quella di appartenenza.
“Forced proximity”: ossia la vicinanza forzata, per svariati motivi, che costringe i protagonisti a coabitare indipendentemente dalla loro volontà.

L’ambientazione

Anche quando è presente uno specifico ambito per quel che riguarda l’ambientazione della storia, subentra una specifica terminologia. E di nuovo il genere più interessato è il romance.

I “Dark romance” sono quei romanzi focalizzati per lo più su storie “oscure”, cioè problematiche, controverse, ricche di suspense. 

Quando a fare da filo conduttore sono paura, angoscia, tormento, si parla di “Angsty romance”.

La tipologia “High school romance / College romance” vede come attori principali personaggi molto giovani, che frequentano lo stesso istituto scolastico, lo stesso college, la stessa università. Spesso si tratta di romanzi “Young Adult”, cioè rivolti in particolare a giovani lettori (nella fascia di età adolescenziale). 

Gli “Office romance” sono quei romanzi in cui è l’ufficio (o più in generale l’azienda, il luogo di lavoro) a fare da sfondo per le interazioni tra i protagonisti e, solitamente, è anche lo scenario in cui sboccia l’amore.

Con “Sport romance” si fa riferimento a quei romanzi in cui i protagonisti sono degli sportivi e in cui lo sport gioca un ruolo fondamentale. Un esempio? Il capitano della squadra di football e la nuotatrice più brillante.

Se invece a fare da sfondo è la scena musicale, si parla di “Music romance”.

Gli “STEM romance” sono quei romanzi in cui i protagonisti lavorano nell’ambito di scienza, tecnologia, ingegneria e matematica e in cui tale ambito è rilevante nella storia. 

“New Adult” è il contesto che contempla per i personaggi principali l’ingresso nell’età adulta, ad esempio con il passaggio dalla scuola superiore all’università, oppure al mondo del lavoro, e anche le storie d’amore si fanno più serie.

Se invece, come già accennato, i protagonisti sono più giovani (fase adolescenziale), così come il target di lettori a cui il libro si rivolge, si parla di “Young Adult”.

Avete trovato interessante il nostro glossario?

Infine, se fate parte di queste community e volete suggerire altri termini che possono tornare utili ai neofiti, lasciateci un commento ai post dedicati sulle nostre pagine social (IG e FB)!

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