Lidia e Alice, detta Cice, sono cugine con pochi mesi di differenza e sono cresciute insieme a Napoli, in una famiglia unita ma dove la rivalità ha sempre aleggiato con leggerezza. La madre di Lidia ha sposato un bottegaio, il rigattiere Felice, mentre la madre di Alice ha avuto la fortuna di conquistarne il fratello medico.
La prima si è trasferita da tempo a vivere a Trieste, dove insegna ed è fidanzata con Pietro, un commercialista preso più dal diritto societario che da lei.
Di ritorno a Napoli per il matrimonio della cugina – il terzo, nonostante i suoi trentanove anni -, non fa i salti di gioia all’idea di partecipare a una festa di nozze e di trovarsi sbattute di fronte agli occhi le differenze tra lei e Alice, ma in fin dei conti rientrare nella sua città e dai genitori, la fa sorridere.
Il vestito da damigella che la cugina ha scelto per lei è di inaspettata eleganza e la fa sentire insolitamente bene, il ricevimento si rivela più sopportabile del previsto, ma… a un certo punto la magia si spezza.
Qualcuno inizia a gridare per chiedere l’intervento di un medico e Lidia scorge suo padre steso a terra, colpito da un infarto.
La paura è sconfinata, le ore in ospedale si rivelano estenuanti, e purtroppo il peggio deve ancora arrivare: il cuore di Felice non ce la fa a riprendersi e Lidia perde il suo papà, le loro chiacchiere di fronte a un caffè, le visite in bottega, i lunghi minuti passati al telefono con lui.
Il suo mondo è andato in frantumi, il rientro a Trieste è rimandato e la presenza di Pietro non è affatto confortante quanto la ragazza avrebbe desiderato e sperato.
Però c’è uno spiraglio di luce nel buio che la avvolge, e si tratta di Alice. Rientrata tempestivamente da Mauritius, la cugina si è precipitata al suo fianco per offrirle sostegno.
“Poche persone sanno sorprendermi come mia cugina: un giorno sembra una ragazzina viziata e capricciosa, un altro una donna capace di smuovere il mondo per ottenere quello che vuole.”
“ ‘e sore cugine” sono differenti sotto molti aspetti, ma nel momento del bisogno quel rapporto così vicino alla sorellanza è un’ancora di salvezza per Lidia.
E se c’è la bottega “Caffè Napoli” da prendere in mano e risollevare, chi altro se non Alice, può affiancare la ragazza? E magari anche qualcun altro comparirà sulla sua strada, inaspettatamente o riaffacciandosi dal passato…
“Ridiamo a crepapelle fino a farci mancare il fiato. Non ci sono più i debiti, le preoccupazioni, le delusioni e le bugie. Tutto, all’improvviso, sembra leggero. Ci siamo lei e io e anche se i guai sono i miei, Alice parla al plurale. Nel bene e nel male, siamo insieme.”
Tra quadri, abiti vintage e brocche d’argento, tra timori, smarrimento ed entusiasmo, tra segreti venuti a galla e nuove consapevolezze, una nuova pagina della vita di Lidia è pronta per essere scritta. E il destino ha davvero dei grandi colpi di scena in serbo per lei!
Con uno stile frizzante e avvincente, Chiara Gily regala ai lettori una storia tenera e commovente.
“Aspettami al Caffè Napoli”, edito da Mondadori, è la lettura perfetta per chi è alla ricerca di un romanzo capace di emozionare, strappare qualche lacrima ma anche altrettanti sorrisi.
“Aspettami al Caffè Napoli” di Chiara Gily
18 Marzo 2025, Mondadori
Pagine 252
Prezzo di copertina 18,50 euro