La vita segreta di Agatha Christie | Lucy Worsley

Seconda solo a Shakespeare e alla Bibbia per numero di vendite, Agatha Christie è una delle autrici più celebri al mondo e attraverso il volume “La vita segreta di Agatha Christie” di Lucy Worsley (Salani) è possibile scoprire molto sulla sua vita, dai successi ai momenti più bui, passando per tante curiosità

Scritto da Laura Argelati
"La vita segreta di Agatha Christie" di Lucy Worsley

Sono i suoi i romanzi più venduti al mondo, dopo Shakespeare e la Bibbia.
Di chi stiamo parlando? Di Miss Agatha Christie.

Il suo nome da nubile era Agatha Mary Clarissa Miller, poi diventata Miss Christie dopo il matrimonio con l’affascinante pilota Archibald Christie. Quando non scriveva gialli utilizzava invece lo pseudonimo Mary Westmacott. E il suo alter ego letterario? La romanziera detective Ariadne Oliver.

Si stima che abbia venduto due miliardi di copie, ma nonostante questo lei si definiva casalinga.

Una vita piena, ricca di successi ma anche contrassegnata da momenti bui.

A ventitré anni perse la testa per il pilota suo coetaneo ma l’arrivo della Prima Guerra Mondiale segnò la partenza di Archie e Agatha decise di impiegare il proprio tempo in attesa del fidanzato facendo la volontaria come crocerossina.

Nel suo ruolo di tirocinante nel dispensario dei farmaci, scoprì i possibili usi del veleno e questo stuzzicò la sua fantasia di scrittrice, facendo nascere in lei per la prima volta l’idea di scrivere un romanzo poliziesco.

I due fidanzati si sposarono convolando a “rapide nozze di guerra” alla fine del 1915.

La giovane donna proseguì i suoi studi per l’esame di assistente farmacista impegnandosi profondamente, e mentre le sue nozioni aumentano, con esse crescevano anche gli spunti per scrivere polizieschi. Alle ore di studio e pratica, si alternavano quelle da dedicare alla scrittura, e nelle storie messe nero su bianco confluivano anche fatti da lei realmente vissuti o personaggi ispirati a chi incontrava. Il detective belga Hercule Poirot, ad esempio, nacque grazie all’aumento dei profughi belgi giunti nel Regno Unito. Un legame, quello tra la scrittrice e il suo personaggio, destinato a durare ben sei decenni.

Quando il marito venne assegnato a Londra, nel 1918, i due iniziarono finalmente a convivere e Agatha si ritrovò a occuparsi per la prima volta di faccende pratiche come cucinare, arredare la casa, fare la casalinga.

A queste incombenze, nell’agosto 1919 si aggiunse la nascita della figlia Rosalind, altro evento che innescò nuovi stimoli nella scrittrice in erba, portandola a riflettere su nuovi aspetti mai presi in considerazione fino a quel momento, come ad esempio l’avversione e il rancore di certe madri verso i propri figli. Un argomento che non avrebbe certo sfigurato in un romanzo carico di mistero.

La sua scrittura, insomma, si evolveva, cambiava e si arricchiva, sia grazie agli input personali che del contesto sociale in cui Miss Christie viveva.

Dopo ben sei rifiuti per “Poirot a Styles Court” però sembrava quasi essersi dimenticata del suo sogno di diventare una scrittrice, finché non giunse l’inaspettata convocazione dall’editore John Lane, un incontro destinato a cambiare la sua vita.

I compensi previsti dal contratto erano miseri, ma la donna ebbe finalmente l’opportunità di coronare il proprio sogno di diventare un’autrice. Il suo successo crebbe pian piano e il suo talento iniziò ad affermarsi.

Nonostante la sua fama crescente però, la signora Christie, paradossalmente non considerava la scrittura come un vero e proprio lavoro, tanto da definirsi una casalinga.

L’anno più difficile della sua vita fu sicuramente il 1926.

La madre di Agatha venne a mancare e il marito non si rivelò minimamente di sostegno, tantoché la scrittrice cadde vittima di un esaurimento nervoso. La situazione si aggravò ulteriormente quando Archie confessò di volere il divorzio poiché innamorato di un’altra donna.

L’anno nero della signora Christie culminò con la sua scomparsa, il 3 dicembre. Per dieci giorni si persero completamente le sue tracce e circolarono varie ipotesi: da un lato il pensiero che la scrittrice volesse farla finita, da un altro la possibilità che volesse far attribuire al marito la responsabilità di un uxoricidio, che avrebbe compiuto accusandola di essere una donna manipolatrice, avida e gelosa, mettendola alla gogna.

Alla fine si parlò di una amnesia, ma a breve la scrittrice riprese con il suo lavoro, come se impegnarsi in un romanzo potesse aiutarla non solo a riprendere la routine, ma anche a rifugiarsi nella narrativa sfuggendo in parte alla realtà che la circondava.

A quanto pare, fu proprio quel terribile periodo segnato dalla morte della madre, dalla separazione dal marito e dalla scomparsa che la fortificò, sia a livello umano che come autrice.

Questi e tanti altri aneddoti sono narrati tra le pagine del volume “La vita segreta di Agatha Christie” scritto dalla biografa Lucy Worsley, edito da Salani.

Ad esempio, avreste mai detto che Miss Christie amasse le auto sportive e praticare surf? O sapevate che sposò in seconde nozze un archeologo di molti anni più giovane, conosciuto a bordo dell’Orient Express?

Una biografia in cui alla vita della protagonista si intreccia anche alla storia del Ventesimo secolo.

La lettura ideale per chi è un affezionato lettore dei suoi romanzi e desidera conoscere meglio la vita della celebre autrice. 

“La vita segreta di Agatha Christie” di Lucy Worsley
15 Ottobre 2024, Salani
Pagine 528
Prezzo di copertina 18,90 euro

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