Il dottorato in archeologia di Marialuisa, detta Malù, volge al termine ma la sua borsa di studio non sarà rinnovata e questo spegne l’entusiasmo per un traguardo tanto importante. La ragazza si ritrova senza prospettive concrete e soprattutto con ben pochi risparmi da parte, mentre il suo sogno di avere una carriera nel mondo accademico va in frantumi.
Alla coinquilina Ariel – traduttrice di libri brutti – spetta il compito di provare a risollevarle il morale, partendo da una tazza di latte caldo con una spolverata di cacao, come richiesto dalla sconsolata Malù.
Non va molto meglio al loro amico Kobe, un pianista giapponese in crisi con la fidanzata Ayumi, molto adirata con lui dopo aver scoperto che il ragazzo ha rivisto la sua ex fidanzata in visita a Napoli.
E visto che i coinquilini affranti adesso sono due, spiaggiati sul divano in compagnia di copertina di pile e gatto acciambellato, Ariel stavolta decide di intervenire con una massiccia dose di calorie, optando per cotoletta, patatine fritte, birra e cioccolato.
Una volta accantonati grassi e carboidrati, la priorità assoluta è aiutare Malù a trovare un lavoretto. La risposta arriva dalla libreria Second Chance della signora Giuliana, che avendo appena partorito ha decisamente bisogno di una mano per il negozio. Come dice il nome stesso, tra quelle mura ci sono seconde occasioni, sia per i libri usati esposti sugli scaffali, che per chi ne varca la soglia, proprio come nel caso della giovane archeologa.
Ma ci sono anche colpi di scena… come il ritrovamento di una macchia di sangue fresco tra le pagine del romanzo “Donna in bianco” di Wilkie Collins. Non è smalto per unghie, non è passata di pomodoro: no no, si tratta decisamente di sangue!
E guarda caso, dopo l’archeologia, le più grandi passioni di Malù sono libri e misteri, possibilmente combinati insieme.
Da dove viene quel volume?
Da un cassonetto della carta in prossimità di Vico Cinquesanti, raccolto da Procolo Bonaparte, svuota cantine che via via rifornisce la Second Chance.
A questo punto a Malù non resta che vestire i panni di investigatrice, oltre che quelli di libraia neoassunta, trascinando nelle indagini anche i coinquilini, micio incluso.
Arguta e caparbia, la ragazza non può tenere a freno la propria curiosità, così come l’amica non può sottrarsi dal fiancheggiarla, ma probabilmente non si aspettano di imbattersi davvero in un cadavere, come invece accade quando mettono piede in uno degli appartamenti di Vico Cinquesanti.
Ariel di certo avrebbe fatto a meno di imbattersi in una scena del delitto, fosse solo per evitare di trovarsi di fronte l’ex fidanzato Andrea, poliziotto.
Sembra proprio che Malù e i suoi coinquilini siano incapaci di tenersi alla larga dai misteri…
“Per Malù l’investigazione prevaleva su tutto.
Non che non avesse empatia, ma era come se archiviasse immediatamente lo sgomento, la pena, la compassione, la commozione, per passare all’indagine delle tracce e delle prove.”
Grazie a uno stile ironico e brillante, con “Sette vite come i libri” (Mondadori) Serena Venditto ci porta in un avvincente giallo con protagonisti ricchi di carisma, gatto compreso.
L’autrice ha esordito con Mondadori nel 2018 con “Aria di neve”, il primo volume della serie gialla dedicata al gatto Mycroft e ai quattro coinquilini di via Atri 36, a cui hanno fatto seguito “L’ultima mano di burraco” (2019), “Malù si annoia” (2020), “Grand Hotel” (2021) e “Commedia gialla con gatto nero” (2023).
“Sette vite come i libri” di Serena Venditto
21 Gennaio 2025, Mondadori
Pagine 256
Prezzo di copertina 17,50 euro