Fuggita dalla nebbiosa Como dopo una delusione d’amore che le ha spezzato il cuore, Francesca di certo non immaginava che quel pittoresco e ventoso borgo delle Marche scelto, in apparenza, casualmente come nuovo approdo, potesse farla precipitare in un turbinio di eventi capaci di sconvolgere la sua intera vita. Fin dal suo arrivo, infatti, determinati luoghi o monumenti, persone che scorge senza riuscire a metterle a fuoco, oggetti in cui si imbatte, accendono in lei dei flash, dei ricordi lontani di cui sente di essere parte, anche se è sicura che non appartengano alla sua vita.
La provvidenziale vicinanza della barista e cartomante per diletto Giusy, una di quelle donne che tutti vorremmo avere al nostro fianco, il supporto psicologico di Anna e la protezione emotiva e fisica dei suoi nuovi preziosi amici, aiuteranno Francesca a scavare dentro di sé per risalire alle sue origini, nonostante ogni frammento restituitole dal passato, ogni déjà-vu, le causi crisi di panico e sgomento. A complicare la situazione e accrescere la tensione che si respira pagina dopo pagina, pare che nel borgo qualcuno non apprezzi la presenza della giovane così come le sue scoperte, e che sia disposto a tutto pur di impedirle di arrivare alla verità. E poi, oltre al mistero, c’è l’amore. E quello che Francesca ha provato e continua a provare per Giorgio, nonostante ciò che lui le ha fatto, è un amore tossico, che la rende cieca di fronte alla realtà. Ma forse ci sarà chi riuscirà a farle aprire gli occhi…
Grazie ai continui colpi di scena che si susseguono fino al commovente finale, “Il segreto del vento. Déjà-vu” di Alessandra Montali è un romanzo coinvolgente, che si legge tutto d’un fiato, e in cui emerge il complesso percorso interiore della protagonista. Un cammino tortuoso tra passato e presente che la condurrà dall’inverno che si portava dentro verso una rinascita dal profumo di magnolia e primavera.
Ecco l’intervista ad Alessandra Montali:
- Partiamo dalla tua protagonista, una giovane donna che sta vivendo un momento di profonda crisi e di grande dolore dopo aver scoperto il tradimento dell’uomo che ama. Chi è la Francesca che conosciamo all’inizio del romanzo?
Francesca è una giovane donna fragile, piena di dolore che non sa come far tacere l’angoscia dell’abbandono. Neanche la famiglia sembra darle sollievo e la stessa città di Como è piena di ricordi che la fanno soffrire.
- Quella di Francesca da Como è una sorta di fuga dal proprio presente che però, inaspettatamente, la proietta in un passato lontano, a lei completamente sconosciuto, che fa paura, anche perché la mette in pericolo. Ci parli dei suoi déjà-vu? Ovviamente, senza svelare troppo…
Ho voluto inserire il tema del déjà-vu perché quando ero una bambina ne ho vissuti diversi e ogni volta ne ero così impaurita da non parlarne con nessuno. Nel romanzo i déjà-vu sono i protagonisti della storia, coloro che guidano Francesca alla scoperta di un passato che era stato cancellato.
- E c’è qualcuno che vuole impedirle di ricordare! Ma di contro ci sono diverse persone che fin da subito si affezionano a lei e fanno di tutto per supportarla e proteggerla. Tra queste è impossibile non citare l’esuberante e forte Giusy…
Giusy mi ricorda tanto una signora che conobbi molti anni fa e che ora purtroppo non è più tra noi. È una persona cara, buona e altruista, con quel pizzico di magia bianca che fa mistero. Quasi una madre per Francesca. Ho voluto creare una Giusy così per Francesca, perché potesse aiutarla in quel momento di fragilità e pericolo per se stessa. Ognuno dovrebbe avere una Giusy nella propria vita.
- Hai scelto di ambientare il tuo romanzo in un luogo particolare che descrivi con cura e affetto, un antico borgo delle Marche battuto da un vento misterioso ed evocativo, che resta però senza nome. Come mai?
Il luogo è senza nome perché mi pareva di fare torto a tutti gli altri borghi marchigiani che sono stupendi. La location è un po’ la somma di alcuni di questi borghi, ma uno soltanto è battuto in inverno da questo vento stizzoso e per me sussurrante.
- Tra suspense e spinose questioni di cuore, uno dei temi fondamentali de “Il segreto del vento. Déjà-vu” è quello della scoperta o riscoperta di sé, giusto?
Il dèjà -vu è il già visto, e in questo caso sì, per Francesca è lo spunto per ricercare se stessa. Ci sono varie teorie su questo fenomeno che non è poi così raro come si pensa: dal punto di vista prettamente medico sembra essere un’alterazione delle onde cerebrali tipico di chi è soggetto a convulsioni, mentre sul fronte spirituale è una delle testimonianze più forti dell’esistenza di vite precedenti.
- Se ti dico tarocchi, oreficeria e magnolia, cosa mi rispondi in relazione a te e al tuo romanzo?
Ti rispondo che Francesca è un po’ me, affascinata dai tarocchi che prima o poi studierò in modo davvero serio, attirata come una calamita dai gioielli, inebriata da un gigantesco albero di magnolia proprio dietro casa.
- Com’è nato “Il segreto del vento. Déjà-vu”? Quando e perché hai deciso di scrivere questa storia?
L’ho scritto parecchi anni fa quando seppi della grave malattia di mio padre, ero angosciata e non riuscivo più a dedicarmi alle storie per bambini che ero solita comporre. Questo romanzo è riuscito a regalarmi attimi di eterno e, allo stesso tempo, è stato il portafortuna per mio padre e di conseguenza anche per me: la sua grave malattia, a dispetto della diagnosi, si fermò per tanti anni, regalandogli ancora altra vita. Questo è il motivo per il quale sono legata tantissimo a questa narrazione giallo-rosa.
- Il finale del romanzo lascia più di una porta aperta… Hai mai pensato a un seguito?
Assolutamente sì. Ho già scritto il seguito che ho inviato, proprio alcuni giorni fa, a una casa editrice. Incrocio le dita, pure quelle dei piedi!
- Più in generale, hai altri progetti letterari in cantiere?
Sì, ho un paio di progetti a quattro mani con una mia cara collega di penna e ormai mia amica, un romanzo appena terminato con un mio amico e un paio di libri in uscita per ragazzi.
- Infine, visto che abbiamo scelto il tuo romanzo tra quelli che ci sono stati proposti su Instagram nel nostro spazio “Esordienti, a voi la parola!”, volevo chiederti se hai qualche consiglio da dare agli aspiranti autori che si stanno approcciando per la prima volta al mondo della scrittura e della pubblicazione.
Innanzitutto, vi ringrazio infinitamente per aver scelto la storia di Francesca. Mi avete reso felice e orgogliosa. I consigli che mi sento di dare, che poi sono gli stessi che do a me stessa, sono di credere sempre in ciò che si scrive e di non smettere mai di rincorrere i sogni relativi al nostro creare e alla nostra fantasia di narratori. Tutto ciò può essere integrato con tanta lettura e anche con qualche corso di scrittura: aiutano sempre fornendo qualche spunto in più e ci perfezionano.
“Il segreto del vento. Déjà-vu” di Alessandra Montale
27 Luglio 2023, Another Coffee Stories
Pagine 216
Prezzo di copertina 14,99 euro
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