Come nascono gli incendi | Michele Arena

L'esordio di Michele Arena "Come nascono gli incendi", edito da Mondadori, è romanzo che ci parla di dolore. Un chiaro invito ad affrontare l’irrisolto, le difficoltà della vita e a trovarci, infine, il senso.

Scritto da Dayla Villani
incendi

Come nascono gli incendi? Quando un incendio divampa all’improvviso, non siamo né preparati né abbiamo i giusti strumenti per spegnerlo. Così come quando arriva un dolore, non si sa mai veramente come affrontarlo. Spesso ci si chiede solo quando finirà, senza poi interrogarsi mai sulle possibili cause. Ma è proprio lì che, a volte, è necessario fermarsi: per imparare a osservarsi e riconoscere quelle fiammelle prima che diventino grandi e intense esplosioni.

Il romanzo d’esordio di Michele Arena, uscito nel 2020 per Mondadori nella collana Chrysalide, è il racconto crudo e realistico di un incendio che divampa e ti logora, il cancro, ma anche quello di tante altre fiamme che attraversano ognuno dei personaggi in modo differente.

“Come nascono gli incendi” è la storia di una donna (Adele) che scopre di avere un forte male e di tre giovani (suo figlio, il protagonista – che rimane senza nome –  e i suoi migliori amici: Rachele e Ismail). Vivono nella periferia di una città, in uno di quei luoghi dove la legalità è lontana anni luce, circondati da prostituzione, spaccio e delinquenza. Ognuno è chiuso nel proprio guscio e nel proprio ‘incendio’, incapace di  trovare  sollievo nello stare con gli altri, perso nel proprio disagio. C’è Rachele, una ragazza apparentemente forte ma al contempo fragile; e Ismail che non riesce a dar voce alla propria identità e a dire mai la cosa giusta. E poi il protagonista, un ragazzo segnato dalla perdita del padre, avvenuta qualche anno prima, e successivamente smarrito nella malattia della madre.

L’autore alterna il punto di vista dei suoi personaggi –  tutti in prima persona – con uno stile evocativo, dialoghi veloci che tendono ad approfondire la storia e le varie forme di disagio dentro ognuno di essi. Si parla il ‘linguaggio degli adolescenti’ – gli unici a non rassegnarsi mai alle risposte evidenti – necessario per trasportare il lettore all’interno di una vicenda complicata e dolorosa e metterlo ‘a nudo’ davanti alle loro emozioni, fragilità, riflessioni, sugli adulti e sul mondo. Sono ragazzi costretti a crescere in fretta e che condividono il loro essere ‘diversi’ e, in fondo, profondamente soli.

“Non sarai più solo”“Perché so come ti senti” , sono frasi che aprono e chiudono la narrazione.

Una scrittura che ha il coraggio di ‘toccare’ risonanze profonde e ingestibili, raccontando – oltre la malattia –  il dolore che c’è dietro la solitudine degli ‘invisibili’, di coloro considerati i ‘difficili’ – quelli che vivono ai margini e nelle periferie delle città, degli stranieri, di famiglie incasinate e inesistenti, di genitori che si sentono imperfetti e incapaci di proteggere i loro figli.

Infine, tra le righe emerge chiaro il concetto di attraversamento e quanto sia importante rimettere al centro il ruolo della comunicazione come strumento di alfabetizzazione delle emozioni.

“Mia mamma dice che piangere è un buon metodo per dimenticarsi le cose. Dice che le lacrime sono luoghi, oggetti, punti precisi. È così che riesce a non dimenticare, perché quando hai pianto in un posto una parte di te rimane lì per sempre.”

Nessuno ci insegna come sentirci quando nascono gli incendi. E allora, non rimane altro che prenderle di petto quelle situazioni di estreme difficoltà, e imparare ad ‘attraversarle’. Solo alla fine, con consapevolezza, ci si accorge del senso: considerare il dolore come una parte essenziale del vivere, inevitabile, consustanziale; accettare; ricercare un nuovo equilibrio.

Il romanzo di Michele Arena è denso, carico di significati in cui le condizioni del dolore e della sofferenza si intrecciano con le storie dei protagonisti e offrono uno spaccato intelligibile dove potersi riconoscere. Allo stesso tempo, il racconto diventa esso stesso un luogo atemporale dove nascono gli incendi, si descrivono e si elaborano. Quando un incendio scoppia non sempre distrugge ogni cosa. A volte può cancellare una parte di noi, mentre altre può far sorgere nuove possibilità.

“Come nascono gli incendi” di Michele Arena
20 Ottobre 2020, Mondadori
Pagine 348
Prezzo di copertina 18,50 euro

 

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