L’angelo custode | Leo Giorda

Un improbabile investigatore, un introverso vicequestore e una drammatica catena di scomparse e morti sono i protagonisti del giallo “L’angelo custode”, esordio letterario del giovane Leo Giorda con la casa editrice Ponte alle Grazie

Scritto da Laura Argelati
Angelo

Mentre tanti romani si spostano verso il litorale per trascorrervi l’estate e la città si svuota, un giorno di fine giugno si apre con un macabro ritrovamento: all’alba, in un cassonetto dei rifiuti, viene rinvenuto il cadavere di un ragazzino.
A occuparsi del caso è il vicequestore Giacomo Chiesa e la prima persona su cui cadono i sospetti è Claudio Gatto, un talentuoso pianista accusato parecchi anni prima di pedofilia.

Relativamente ai fatti dell’epoca, Gatto sostiene di essere stato incastrato dalla madre di un ragazzino poiché lui aveva rifiutato le avances della donna, ma quella macchia del passato continua ad adombrare il suo presente.
Come se non bastasse,
quando le cose non si mettono bene, Gatto ha il vizio di cercare saltuariamente rifugio nella cocaina. Stavolta, però, esiste la possibilità che questa sua cattiva abitudine si riveli utile.

Un amico del suo spacciatore potrebbe infatti aiutarlo a liberarsi dalle accuse.
Si tratta di Adriano Scala detto Woodstock
, un maestro elementare hippie che sembra acquistare superpoteri quando è sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Inaffidabile nella vita (tanto da aver perso la fiducia della sua ex compagna e vivere separato da lei e dalla loro figlia, “momentaneamente” ospite a casa dell’invadente madre), ma perfetto per vestire i panni di investigatore ufficioso.

“Quando il buon Woodstock si droga gli si attivano delle parti speciali del cervello. Nota dettagli che agli altri sfuggono, è chiaro? Sarebbe in grado in due secondi di intuire che tu suoni il pianoforte da un particolare callo sul pollice, oppure che hai un gatto da un pelo che ti è rimasto sui pantaloni.”
“Una specie di Sherlock Holmes tossico”
“Eh, bravo, tipo quello.”

Non certo la persona più ortodossa e raccomandabile a cui affidarsi, ma Gatto non sembra avere molte alternative. E Giacomo Chiesa, il più giovane vicequestore della storia della polizia di Stato a ottenere una poltrona nella capitale, non è certo un tipo facile con cui avere a che fare.
Woodstock peraltro è riuscito a scoprire l’identità della vittima prima ancora delle forze dell’ordine, affidandosi alla sua cerchia di conoscenze e di improbabili informatori.

Pare che il piccolo fosse ospite di un orfanotrofio e che non sia l’unico ragazzino scomparso da quella struttura.
Maestro e padre di una bambina poco più piccola, Woodstock non può ignorare la brutale uccisione della vittima e la misteriosa scomparsa di altri suoi coetanei, mentre Chiesa deve muoversi con estrema cautela poiché l’orfanotrofio dove il bambino viveva è una struttura del clero.

Inaspettatamente Chiesa e Woodstock si ritroveranno a collaborare, giungendo insieme all’amara e sconvolgente verità e potendo finalmente mettere un punto a una catena di drammatici eventi.

Una scrittura frizzante e avvincente condita da espressioni di dialetto romano, un improbabile investigatore capace di calamitare l’attenzione del lettore e la Capitale sullo sfondo sono gli ingredienti del giallo d’esordio di Leo Giorda “L’angelo custode” edito da Ponte alle Grazie.

La lettura perfetta per fare la conoscenza di un giovane autore esordiente e di un nuovo irresistibile protagonista dei gialli italiani.

“L’angelo custode” di Leo Giorda
6 Settembre 2022, Ponte alle Grazie
Pagine 272
Prezzo di copertina 16 euro

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